Tenuta vinicola
Arte, paesaggio e sapienza del vino convivono da sempre in Ama. Le origini etrusche attestano l'esistenza di un borgo murato in epoca preromana. Ama era di proprietà della famiglia Firidolfi durante il Sacro Romano Impero. Il castello, che sorge nella denominazione, fu probabilmente distrutto nel XV secolo durante le invasioni aragonesi nel Chianti. Agli inizi del 1700 furono costruite nuove abitazioni, utilizzando le stesse pietre, esattamente nello stesso punto in cui sorgeva originariamente il castello. Da qui la costruzione delle ville appartenenti alle famiglie Pianigiani e Ricucci, che oggi costituiscono la sede del Castello di Ama. La bellezza di Ama ha spinto Tomaso Carini a curare la rinascita di questa terra nei primi anni Settanta, coinvolgendo nel progetto tre amici (GianVittorio Cavanna, Pietro Tradico e Lionello Sebasti). I quattro imprenditori, guidati da Cavanna, reimpiantarono gran parte dei vigneti e realizzarono una moderna cantina di fermentazione, che divenne un modello innovativo per l'intera zona. La seconda generazione delle famiglie Carini, Tradico e Sebasti è ancora rappresentata nell'azienda odierna.